L'Ariocarpus è una pianta della famiglia delle cactacee molto belle e ricercata.
La sua coltivazione è "difficile" se non si fa caso a diverse regole, ovvero :
-la giusta esposizione
-terreno molto poroso e drenante
-annaffiature sporadiche
In questo articolo tratteremo questi 3 argomenti per una giusta coltivazione!
1- L'esposizione: molto importante la posizione di un Ariocarpus in una collezione, dovrà essere collocato in una zona riparate da qualsiasi tipo di intemperie (pioggia, grandine, vento forte) ma con molta luce a sua disposizione , un posto dove l'umidità non sia eccessiva (come serre piccole caratterizzate da una brina perenne nelle pareti).
2-Il Terreno è fondamentale per una corretta crescita di questa pianta, infatti la pianta in questione ha un apparato radicale molto imponente ma allo stesso tempo molto delicato , il quale non sopporta la presenza di umidità per periodi lunghi. Infatti è bene disporre la pianta in un terriccio prevalentemente minerale, ovvero composta da 1/4 terriccio setacciato 1/4 pomice di media grandezza 1/4 lapillo 1/4 di sabbia silicea (non quella utilizzata in muratura che è troppo fine , ma di una pezzatura più grossa).
3- Per ultimo ma non meno importante parliamo delle annaffiature, dovranno essere ben distanziate fra di esse in estate, e assenti in inverno il momento in cui la pianta è in riposo vegetativo. Il segreto è di annaffiare la pianta da marzo sino alla fino di settembre SOLO quando il terreno è ben asciutto da almeno 10 giorni, in questo momento gli ariocarpus ci regalano spettacolari fioriture, per poi sospendere del tutto le annaffiature durante tutto l'inverno!
Per quanto riguarda la coltivazione ho dato a voi amici del blog solo un infarinatura come si suol dire.
La foto che sto per mostrarvi è una mia semina di ariocarpus di poco più di 5mesi
Guide Piante Grasse
Molteplici guide su come mantenere e moltiplicare le piante grasse, maggior approfondimento su innesti, semine, talee, coltivazione , impollinazione....
sabato 7 settembre 2013
lunedì 1 aprile 2013
Echinocactus Grussone (Cuscino/Sedile della suocera)
Salve a tutti amici del Blog! Oggi prenderemo in considerazione una specie di pianta molto diffusa nel territorio italiano e nei vari Giardini/Garden/Supermercati; Stia parlando dell'Echinocactus Grussone, è una pianta molto rustica, e proprio per questo viene spesso utilizzata per giardini poco esigenti e in giardini dove c'e poca manutenzione! Infatti l'echinocactus non ha bisogno di potature (che il altre composizione floreali o Giardini creati con prevalenza di alberi e arbusti sono indispensabili) un altro vantaggio del Echinocactus è quello di desiderare solo pochissime annaffiature , e in certi casi (dove le piante riescono a diventare enormi) riescono anche a resistere un estate intera solo con qualche annaffiatura; Uno dei pochi difetti di questo Grussone è quello che cresce molto lentamente! a differenza delle sui parenti cactus (in generale); Possiamo coltivarlo in vaso che in terra , non soffre molto il freddo (resiste a temperature prossime allo zero solo per poco tempo), Se lo teniamo nel balcone abbiate l'accortezza di tenerlo in un vaso non troppo ampio, e di ELIMINARE del tutto le innaffiature d'inverno (letali per le piante grasse),rinvasiamo il nostro cactus ogni 2-3 anni (la durata è determinata dalla grandezza del vaso), posizionandolo in un vaso poco più grande di quello precedentemente usato (regoliamoci con una regola "madre" : lasciare uno spazio di poco più di 2 cm attorno a tutto il perimetro delle spine) Procedimento per il rinvaso: Estrarre con molto attenzione il grussone dal vaso, ripuliamo le radici da tutta la terra "vecchia" e procediamo con un forte spruzzo (una pompa da giardino) a ripulire tutte le radici per bene, se siete alle prime armi saltate il prossimo procedimento: Molti vivaisti eseguono il taglio delle radici, cioè , se l'echinocactus appena svasato presenta molto e fitte radici, i vivaisti e i professionisti procedono con il taglio PARZIALE delle radici (di circa 1/3), quindi, appena svasato e ripulito le radici, ed eventualmente eseguito il taglio procediamo con un procedimento importante per la salute del nostro cactus , quello dell'asciugatura delle radici, ebbene si , il cactus deve rimanere per un periodo minimo di 5 giorni con le radici "a nudo" per risanare le ferite da noi provocate con il rinvaso (in questo periodo di asciugatura sono da evitare le innaffiature e le nebulizzazioni) , quindi , dopo i 5-6 giorni di secco e nudo totale , procediamo con il posizionamento del cactus nel vaso e con l'inserimento delle APPOSITA terra ( in futuro farò una guida alla preparazione delle terra). Seguendo queste pratiche e importantissime informazioni , potete godervi un Echinocactus sempre perfetto e in salute. Alla prossima!
lunedì 18 marzo 2013
Il trucco del mestiere-Riconoscere una cactacea da una Euphorbia
Salve a tutti! In questo articolo parleremo di come riconoscere una cactacea da un Euphorbia...
Questa guida è dedicata a chi ha meno esperienza e ai neofiti;
La differenza sta nelle Spine: è Che nelle Cactacee le spine sono raccolte in areole rotondeggianti. (vedi foto qui sotto).
Invece nelle Euphorbie le spine sono Raccolte in coppie singole o doppie. (vedi foto qui sotto).
Con questa breve guida ho voluto illustrare come è facile riconoscere questi 2 generi di piante grasse...
Questa guida è dedicata a chi ha meno esperienza e ai neofiti;
La differenza sta nelle Spine: è Che nelle Cactacee le spine sono raccolte in areole rotondeggianti. (vedi foto qui sotto).
Invece nelle Euphorbie le spine sono Raccolte in coppie singole o doppie. (vedi foto qui sotto).
Con questa breve guida ho voluto illustrare come è facile riconoscere questi 2 generi di piante grasse...
Riproduzione per talea di foglia....
Salve a tutti! innauguro il blog con il primo argomento "talea fogliare", è una pratica molto usata dai neofiti e anche dagli esperti, questa pratica e molto semplice e se vengono seguiti tutti i passaggi, la riuscita è quasi assicurata! guida step to step:
1- Staccare una foglia da una pianta già formata (una foglia bella in salute e carnosa).
2- Appoggiare la foglia in un qualsiasi piano, le radici vengono emesse anche in una piano di cemento, ma per ridurre i tempi di attesa è preferibile appoggiare la talea in un terriccio che sia composto da circa 80% di inerti (il restante 20% da terra da giardino setacciata) , l'importante e di non curiosare spostando in continuazione la foglia ( per evitare che le piccole radici non si spezzino)...
3- Dopo circa 6-10 giorni si dovrebbero vedere le prime mini radici, in questo periodo sconsiglio di bagnare, cosi' da evitare ristagni radicali ...
4- È nella natura della pianta che le radici vadano verso il terreno , in questo lasso di tempo consiglio di nebulizzare la foglia.
5- Dopo 2 settimane dalla nascita delle radici dovrebbero nascere le prime foglioline e così abbiamo ottenuto un clone della pianta madre .... Alla prossima!
1- Staccare una foglia da una pianta già formata (una foglia bella in salute e carnosa).
2- Appoggiare la foglia in un qualsiasi piano, le radici vengono emesse anche in una piano di cemento, ma per ridurre i tempi di attesa è preferibile appoggiare la talea in un terriccio che sia composto da circa 80% di inerti (il restante 20% da terra da giardino setacciata) , l'importante e di non curiosare spostando in continuazione la foglia ( per evitare che le piccole radici non si spezzino)...
3- Dopo circa 6-10 giorni si dovrebbero vedere le prime mini radici, in questo periodo sconsiglio di bagnare, cosi' da evitare ristagni radicali ...
4- È nella natura della pianta che le radici vadano verso il terreno , in questo lasso di tempo consiglio di nebulizzare la foglia.
5- Dopo 2 settimane dalla nascita delle radici dovrebbero nascere le prime foglioline e così abbiamo ottenuto un clone della pianta madre .... Alla prossima!
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